LBC: componenti
Si descrivono alcuni componenti di apparecchiature elettriche e di misura.
In questa prova un relè viene alimentato a tensione continua lentamente variabile.
La tensione variabile è stata ottenuta caricando e scaricando un condensatore con un schema RC a costante di tempo molto lunga (2 s) in modo da avere tempo di osservare il fenomeno.
Anche in questo esperimento di laboratorio si osserva l'esistenza di una isteresi.
- Dettagli
- Categoria principale: laboratorio: LB
- Categoria: LBC: componenti
In un altro articolo si è visto che il relè non riesce a seguire commutazioni troppo rapide ; quello usato nella prova non riesce a seguire commutazioni che sfiorano il centinaio di Hz.
La prova illustrata in questo aticolo consiste nel comandare il relè con le uscite analogiche PWM di Arduino modulando il valore medio della tensione attraverso la variazione del duty cycle.
Di fatto la prova consiste nell'alimentare il relè a tensione con valore medio lentamente variabile per consentire la misurazione della tensione di aggancio e di sgancio ed in definitiva per rilevarne il ciclo di isteresi (vedi articolo ).
- Dettagli
- Categoria principale: laboratorio: LB
- Categoria: LBC: componenti
Relè comandato ripetutamente
In questa prova si alimenta il relè con una tensione ad impulsi a frequenza bassa fra 0 V e 12 V per vedere come si svolgono i transitori di eccitazione e di diseccitazione del relè.
La stessa prova consente di scoprire quale possa essere il limite di frequenza della risposta del relè quando sollecitato ad aprire e chiudere in continuazione.
- Dettagli
- Categoria principale: laboratorio: LB
- Categoria: LBC: componenti
Per realizzare le prove sul relè gli schemi fanno uso, in genere, di un circuito amplificatore di potenza in quanto i pin di uscita di Arduino non sono in grado di pilotare tensioni superiori a 5V e correnti maggiori di 40 mA.
Peggio ancora se si tratta di usare microbit per pilotare un relè,si può fare ma le correnti disponibili sono ancora iferiori.
Le schede Arduino e microbit producono solo uscite digitali e pertanto lo schema tipico di comando del relè utilizzerà MOSFET o transistor in configurazione on-off.
- Dettagli
- Categoria principale: laboratorio: LB
- Categoria: LBC: componenti
In questo esperimento un relè viene eccitato e diseccitato con una sequenza rapida di comandi on-off.
Quando si usa un pulsante manovrato a mano per comandare un relè, in genere, non si ha la velocità necessaria per osservare il limite della frequenza di risposta a comandi in rapida successione.
Un modo efficace è quello di comandarlo elettronicamente facendo uso di un dispositivo che produce alternativamente le due tensioni necessarie a comandarlo:
- la tensione nominale di alimentazione,
- la tensione nulla o l'interruzione del circuito.
- Dettagli
- Categoria principale: laboratorio: LB
- Categoria: LBC: componenti
I relè sono apparecchiature elettromeccaniche che permettono di manovare contatti di apertura e chiusura di circuiti elettrici (wikipedia).
La chiusura e l'apertura di un circuito rappresentano la manovra principale da fare quando si vuole accendere o spegnere una luce, un forno, un motore e cose di questo genere.
Uno schema sempificato di un relè prevede:
- un contatto di comando Cc, a sinistra, per comandare il passaggio della corrente nella bobina;
- una bobina che magnetizza un elettromagnete quando è percorsa da corrente;
- un ancora che si sposta quando viene attratta dall'elettromagnete;
- una molla di richiamo che riporta indietro l'ancora quando l'elettromagnete non è più eccitato;
- una coppia di contatti di potenza Cp, a destra, uno che si apre e uno che si chiude quando l'ancora viene agganciata dall'elettromagnete (nota 1).
Messa in questi termini, il relè serve a chiudere il contatto Cc per chiudere il contatto N.A.
Che bisogno c'è di chiudere un contatto per chiudere un altro contatto?
Perché non si manovra direttamente il contatto finale?
- Dettagli
- Categoria principale: laboratorio: LB
- Categoria: LBC: componenti
Un alimentatore switching (vedi qui) viene smontato per conoscerne il funzionamento.
I caricabatterie utilizzati per le apperecchiature elettroniche sono di questo tipo.
Si tratta di un piccolo oggetto che assorbe energia dalla rete domestica a 230V in corrente alternata e restituisce una tensione continua di 5 V.
Il carico di questo alimentatore può arrivare ad assorbire una corrente di 2 A.
Caratteristiche:
potenza in uscita = 10 W,
leggero, poco ingombrante.
Nota: gli alimentatori tradizionali (classici) della stessa potenza hanno peso ed ingombri molto maggiori e non si prestano per essere trasportati.
- Dettagli
- Categoria principale: laboratorio: LB
- Categoria: LBC: componenti
Viene messa a disposizione la scheda di lettura del video da utilizzare per esercitazioni.
- Dettagli
- Categoria principale: laboratorio: LB
- Categoria: LBC: componenti
Il Light Emitting Diode (LED) è un diodo emettitore di luce (link).
Trattandosi di diodo, il commponente consente la circolazione della corrente solo in una direzione (conduzione diretta o forward conduction quando la corrente va dall'anodo al catodo) mentre la impedisce nella direzione opposta (conduzione inversa o reverse conduction).
Quando circola corrente in forward conduction il diodo produce, per fenomeni fisici interni alla giunzione, una caduta di tensione praticamente costante ed emette luce di colore definito. Il valore della caduta di tensione è correlato con il colore della luce emessa >> vedi qui.
In figura tre LED di colore diverso.
La luce emessa è di una frequenza, e quindi colore, ben definita, non si tratta di luce bianca filtrata dalla capsula colorata.
- Dettagli
- Categoria principale: laboratorio: LB
- Categoria: LBC: componenti
Nel laboratorio di misure elettriche ed elettroniche si dispone sempre di apparecchiature a resistenza variabile.
Sono apparecchi costruiti per dissipare potenze termiche notevoli in modo da potere agire su carichi che assorbono correnti elevate.
Infatti sono da osservare le dimensioni, il peso e la presenza di una griglia per consentire la circolazione dell'aria per il raffeddamento (ed impedire che parti del corpo entrino in contatto con parti elettriche sotto tensione).
- Dettagli
- Categoria principale: laboratorio: LB
- Categoria: LBC: componenti
In ogni schema elettrico ci sono dei punti di interconnessione fra componenti denominati "nodi". I nodi sono punti del circuito dove devono connettersi i vari componenti che devono trovarsi allo stesso potenziale e consentire la circolazione della corrente. Per realizzare concretamente dei nodi occorre interconnettere i fili fra di loro usando tecniche diverse tra le quali:
- Dettagli
- Categoria principale: laboratorio: LB
- Categoria: LBC: componenti